Corsivo Settimana scoppiettante quella appena trascorsa.
Tutto comincia con lo sciopero nazionale di Amazon. Il Comitato “Più Ossigeno” di Spilamberto, che è nato contro l’insediamento Amazon , ovviamente esprime solidarietà alle maestranze e riafferma la sua posizione. Pasini del CDX esce con un suo comunicato pro sciopero, dove lamenta il silenzio del PD locale e di Art. Uno (Quest’ultima accusa ad Art. Uno non è proprio vera). Contro Pasini, a gamba tesa, interviene Costantini, con alcune affermazioni.
C’è chi sta peggio dei lavoratori di Amazon ( Stante quanto si legge su Amazon, lo vedremo). I lavoratori di Spilamberto di Amazon saranno garantiti dall’accordo del 2018 firmato da tre sindacalisti e dal Sindaco stesso , che però non è un accordo ma un “verbale di buone intenzioni” e che non è mai, mai stato firmato da Amazon, quindi è inesigibile. Sarebbe bene, a questo proposito , che i decisori prima di parlarne, almeno lo leggessero. ( Vedi sotto in PDF )
Secondo: il sindaco parla delle cooperative spurie. Errando! Oggi le agenzie di intermediazione son prevalentemente delle SRL, le coop sono sempre meno, grazie al contrasto messo in campo a livello nazionale, proprio dal PD, LEU e dal M5S . Il Sindaco poi critica le sponsorizzazioni alle feste dell’Unità e quindi, indirettamente, il relativo bilancio , accusando il proprio partito di scarsa diligenza al contrasto delle cooperative spurie; affermazioni che poi ha provvidamente rettificato. Quindi: Costantini polemizza con Pasini ,bacchettando il proprio partito, su un tema delicatissimo come quello dei finanziamenti e della tutela del lavoro. Boh! Possiamo fare molte critiche al PD, che pur facendo ( vedi legge sul caporalato) deve fare ancora molto. Di certo, se accusassimo il PD di essere poco trasparente nel bilancio o contiguo alle “cooperative spurie”, come suggerito dal sindaco di Modena Muzzarelli, dovremmo telefonare alla Procura.
Lo immaginiamo il segretario Fava che, leggendo le esternazioni di Costantini, su Carlino e Gazzetta e dovendo rappresentare il PD, la sua onorabilità e quella di centinaia e centinaia di volontari che lavorano alle feste, dopo aver preso un malox, tira fuori carta e penna per difendere il PD, (cui appartiene anche l’accusatore) : è il segretario! Fava conclude la difesa del suo partito con una chiusa inequivoca ma, visto la pesantezza delle dichiarazioni del sindaco, dovuta:
“Come si finanzia il Partito Democratico di Modena è sotto gli occhi di tutti. Se poi ti nasce il sospetto che il partito in cui militi e con il sostegno del quale eserciti il ruolo di sindaco si possa finanziare in modo inopportuno o possa aver perso la radice dei valori fondanti come la tutela del lavoro e che non si riesca a trovare dentro gli organismi e nella normale interazione con la classe dirigente la risposta, e che il tema debba essere affrontato con affermazioni sensazionalistiche a mezzo stampo, sii coerente, fatti un esame di coscienza e chiediti se sussistano ancora le ragioni della tua permanenza nella comunità del Partito democratico”.
Sono convinto che lo stesso Costantini, se fosse il segretario provinciale del PD, si sarebbe comportato come Fava. Resta il danno: se persino dirigenti del PD ( Costantini) ritengono che la colpa della precarizzazione del lavoro sia del PD, che latita sul contrasto alle aziende di intermediazione, perché mai un cittadino dovrebbe votare PD?
Forse un dibattito così delicato, ammesso che non sia strumentale, avrebbe meritato che il Sindaco lo affrontasse molto prima, con altro respiro, nelle sedi deputate, anche pubbliche e non come conseguenza ad una nota di un esponente di CDX, ora sembra tanto un “diversivo” per spostare l’attenzione dal problema stringente che gli tocca affrontare: Amazon e le sue contraddizioni.
Insomma, pare fuori tempo massimo la solidarietà di Costantini ai lavoratori delle coop spurie, infatti non abbiamo avuto notizia di una sua presenza davanti alla Castlefrigo e all’Italpizza quando erano in corso le lotte dei lavoratori. Così come non ci risulta che abbia sentito la necessità di distinguersi allorquando alla Castelfrigo il suo compagno della corrente renziana, Matteo Richetti, chiese l’intervento della forza pubblica contro gli operai.
BoOm