EX SIPE: le sinistre chiedono che l’area divenga pubblica, per bonificarla, per tutelare il bosco che si è creato e valorizzarne gli edifici storici.
ART Uno, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana di Unione Terre di Castelli ritengono l’area della ex SIPE (Fabbrica di esplodenti che dette lavoro a migliaia di persone) un bene comune, la cui storia si è intrecciata con quella delle nostre comunità. Storia che ha visto molte famiglie della zona annoverare tra i loro cari, dipendenti dello stabilimento, Caduti sul Lavoro.
Le Sinistre chiedono che il Comune di Spilamberto, aiutato dall’Unione e dagli altri enti locali limitrofi , acquisisca l’area , la bonifichi e tuteli gli edifici di valore storico, restituendoli così alla collettività. Da sottolineare che i costi della Bonifica sono tuttora significativi e senza l’intervento pubblico è molto difficile trovare investitori disposti a sostenere oneri aggiuntivi rilevanti, 2-300.000 Euro per la bonifica militare e circa altri 3 milioni di Euro per quella ambientale.
Trasformare la ex SIPE in un bene pubblico significa onorare la memoria di tutti quelli che sono deceduti sul lavoro, conservare l’attuale bosco di pianura con piante autoctone per compensare parzialmente questa situazione di massimo inquinamento in cui la nostra comunità vive e che sarà aggravato anche dalla presenza di Amazon a Rio Secco
L’area ex SIPE è senza destinazione e crediamo, come ha dichiarato il Sindaco, che il Comune non debba approvare (né annunciare) varianti di alcuna sorta prima dell’approvazione del PUG, riteniamo altresì che si debba evitare di alienare porzioni dell’area Sipe che lascino supporre future urbanizzazioni.
Le sinistre credono che serva un dibattito pubblico in Consiglio Comunale di Spilamberto, in tutti i comuni dell’Unione Terre di Castelli e che occorra coinvolgere i cittadini e le strutture intermedie di rappresentanza nel processo di riprogettazione di questo significativo pezzo del nostro territorio.
ART Uno ( Gianni Balugani), Partito Comunista Italiano (Daniele Stefani), Rifondazione Comunista (Daniele Marsigli) e Sinistra Italiana ( Dimer Marchi)