
Apprezziamo l’apertura del dialogo, seppur timida, nella risposta all’interrogazione scritta del Sindaco Costantini sulla questione avanzata dalla Lista eco-civica Cittadini per Spilamberto.
Risposta che alleghiamo, in parte riproduciamo e commentiamo con “nerettature in corsivo”. Scorgiamo in ciò una volontà di dialogo che ci ha fatto piacere. Vorremmo rimarcare che un progetto di destinazione d’uso come quello della ex SIPE riguarda un tempo lungo e necessita di una forte condivisione bipartisan. La risposta del Sindaco informa che il Comune è nel comitato dei creditori. Per iscritto si dichiara che le decisione sulla destinazione d’uso dell’area (Varianti) si faranno nell’ambito del piano comunale solamente dopo la bonifica ambientale e bellica.
Ecco alcune risposte alle domande di “Cittadini per Spilamberto”
che le decisioni sulle destinazioni d’uso dell’area citata non venga presa con una variante ma nell’ambiti del prossimo Piano Urbanistico in via di definizione
Risposta
… In considerazione dell’importanza dell’area EX SIPE per il comune di Spilamberto si condivide l’opportunità di valutare una eventuale riprogrammazione urbanistica di tale area prioritariamente nell’ambito del nuovo strumento in corso di Redazione.
Domanda 2b:
di confermare che in parte toccherà comunque a tutti i futuri proprietari (sia delle basse che dei due lotti della parte alta) concorrere alla bonifica ambientale e alla conservazione degli immobili di pregio storico (questo era nella variante del 2003-2004 ripresa nel 2009);
Risposta 2b:
Il recupero dell’area ex Sipe dovrà aver un disegno unitario. Sarà nell’ambito del nuovo piano urbanistico che verranno ridefinite le eventuali e possibili trasformazioni dell’area nonché le condizioni di sostenibilità degli interventi di trasformazione dell’intero territorio.
Domanda 4b:
se sia corretto precisare che non si concederà alcuna licenza edificatoria fintanto che la bonifica non sarà terminata, i manufatti vincolati recuperati e fintanto che non sarà concluso il nuovo piano urbanistico(PUG), dentro al quale deve rientrare una proposta forte per l’utilizzo pubblico dell’area ex SIPE;
Risposta 4b:
L’attuale pianificazione subordina qualsiasi intervento di riqualificazione dell’area al completamento del progetto di bonifica dell’area stessa. Qualunque intervento trasformativo è subordinato alla preventiva conclusione della bonifica sia bellica che ambientale. Si ricorda che l’area ex Sipe alla quale fa riferimento l’interrogante non è pubblica.
Domanda 5b:
che il progetto sulla destinazione pubblica della ex SIPE venga realizzato con i Comuni che intendono fare il piano urbanistico insieme e se ritiene indispensabile una discussione pubblica partecipata, che coinvolga tutta la cittadinanza.
Risposta 5b:
Si ricorda nuovamente che l’area ex Sipe alla quale fa riferimento l’interrogante non è pubblica. Ad oggi, con il riavvio delle attività di pianificazione conseguenti all’approvazione dell’accordo territoriale sottoscritto nel gennaio 2019 con i Comuni precedentemente coinvolti nella redazione del PSC intercomunale, è prevista la formazione di uno strumento urbanistico per ciascun Comune nel rispetto di linee guida d’indirizzo strategico condivise. L’iter di approvazione del nuovo piano urbanistico prevede già in sé momenti di discussione pubblica previsti per Legge.
Nota. Lo strumento della interrogazione a risposta scritta è in questo contesto forse il principale strumento di controllo democratico. Tutto resta. L’impegno è della Politica e non è “scaricabile” sui tecnici. Ai tecnici basta , come gli compete, fornire l’accesso agli atti ai consiglieri ed è già tanto.
“Lista eco-civica Cittadini per Spilamberto”

