Di seguito il testo della interrogazione a risposta scritta proposta dalla lista eco-civica Cittadini per Spilamberto . Troppi pensano che la vicenda SIPE sia più “impegnativa” della vicenda “Rio Secco”
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: Il Comune diventi protagonista del riuso dell’area ex SIPE
CONSIDERATO CHE:
Gli Atti del fallimento della Green Village, proprietaria dell’area SIPE sono stati pubblicati. Progetto, quello sulla ex SIPE, che a suo tempo ha visto una forte opposizione in paese, un conflitto politico pesante tra le amministrazioni comunali (Savignano, Spilamberto e Vignola) e quella Provinciale ed infine due esponenti politici, Adani e Mezzetti hanno ricevuto per posta un proiettile!
Il curatore fallimentare ha diviso l’area in tre lotti: a est della Vignolese c’è un intero lotto con tutta la parte ancora da bonificare comprendente i manufatti vincolati, valutata 7,75 milioni di euro. A ovest della Vignolese l’area che va dal Castione alla pedemontana e stata suddivisa in due parti, una del valore di 508.000 euro l’altra di 215.000 euro.
L’area ex Sipe è in degrado e colma di vegetazione autoctona, che la rende un bosco naturale con inseriti manufatti industriali vincolati. Non è ancora definita la sua nuova destinazione (agricola, attrezzature pubbliche, verde pubblico, industriale o civile).
La bonifica ambientale non è ancora partita nelle basse (a est della Vignolese), mentre la bonifica bellica è stata conclusa nella parte alta (a ovest della Vignolese) e parzialmente eseguita nelle basse.
CHIEDIAMO AL SIGNOR SINDACO
che le decisioni sulle destinazioni d’uso dell’area citata non venga presa con una variante ma nell’ambito del prossimo Piano Urbanistico in via di definizione;
se non ritenga errato l’aver scorporato in tre lotti ai fini dell’asta giudiziaria l’area ex Sipe;
se non ritenga utile informare il Consiglio Comunale e la Cittadinanza,
CHIEDIAMO AL SIGNOR SINDACO
di sapere se ha interpellato il curatore fallimentare per cercare una soluzione che non tuteli solo i creditori, ma anche la Comunità di Spilamberto;
di confermare che in parte toccherà comunque a tutti i futuri proprietari (sia delle basse che dei due lotti della parte alta) concorrere alla bonifica ambientale e alla conservazione degli immobili di pregio storico (questo era nella variante del 2003-2004 ripresa nel 2009);
se intende ascoltare “Italia Nostra Terre di Castelli” quando propone di valutare il diritto di prelazione da parte del Comune sulle due aree ad ovest della Vignolese;
se sia corretto precisare che non si concederà alcuna licenza edificatoria fintanto che la bonifica non sarà terminata, i manufatti vincolati recuperati e fintanto che non sarà concluso il nuovo piano urbanistico ( PUG), dentro al quale deve rientrare una proposta forte per l’utilizzo pubblico dell’area ex SIPE;
che Il progetto sulla destinazione pubblica della ex SIPE venga realizzato con i Comuni che intendono fare il piano urbanistico insieme e se ritiene indispensabile una discussione pubblica partecipata, che coinvolga tutta la cittadinanza.
Per la Lista Eco-Civica Omer Bonezzi