Le navi vendute ad al Sisi rischiano di spaccare il Pd. Un ordine del giorno che chiede il blocco della vendita raccoglie 500 firme.
La resa dei conti nella direzione di lunedì prossimo. Gli affari sono affari e vanno tenuti separati dalla ricerca della verità su Giulio Regeni. A sostenerlo, giovedì sera in consiglio dei ministri, sarebbe stato il titolare dei Beni culturali Dario Franceschini appoggiando così la scelta di dare il via libera alla vendita all’Egitto di due navi militari destinate inizialmente alla Marina italiana. Ottenuto il via libera del governo, nelle prossime ore la vendita delle due fregate verrà resa ufficiale dalla firma dell’Autorità per le autorizzazioni dei materiali di armamento (Uama) e potrà quindi concludersi. Difficilmente ostacolata da una eventuale discussione in parlamento chiesta ieri da Verdi ma anche da Amnesty international, Rete per la pace e Rete italiana per il disarmo (che annunciano azioni legali in caso di mancato confronto parlamentare). Protesta anche LeU, con il senatore Francesco Laforgia che al governo ricorda come «i diritti umani vengano prima di ogni cosa».
Rielaborazione dal Manifesto EDIZIONE DEL 13.06.2020 del testo di Marina Della Croce.