La decisione da parte del governo, sentiti anche i partiti di opposizione, è stata presa: il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari del 29 marzo verrà rinviato.
Si terrà probabilmente, emergenza coronavirus permettendo, tra maggio e giugno. Incerto l’abbinamento con le elezioni regionali e comunali, anche perché secondo alcuni costituzionalisti si tratta di una soluzione non praticabile.
Con Questa decisione la legislatura viene blindata fino al 2023, ovvero fino alla scadenza naturale. Con il referendum a cavallo tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, Mai come oggi, di fronte alle pesanti ripercussioni economiche del coronavirus, servono certezze e stabilità politica, anche per impostare per tempo la manovra 2021.
Non va dimenticato che nell’estate del prossimo anno inizia il semestre bianco del Presidente Sergio Mattarella, sei mesi durante i quali – come prevede la Costituzione – il Capo dello Stato non può sciogliere le Camere. Ed è così che il combinato disposto referendum rinviato e allarme Coronavirus blinda la legislatura fino al 2023. Matteo Renzi esce ancora una volta vittorioso, mentre Matteo Salvini esce sconfitto: niente voto fino al 2023.