No! le due ricorrenze non sono uguali, nonostante alcuni cittadini su FB afferminoil contrario. In un caso si parla di un ricorrenza internazionale deliberata dall’ONU, celebrata in tutto il mondo, nell’altro caso di una ricorrenza nazionale che gli italiani hanno l’onere e l’onore di celebrare ma che riguarda solo l’ Italia. Le due ricorrenze hanno orizzonti diversi e sono imparagonabili. Entrambe, però, su piani diversi, dovrebbero parlare al cuore degli italiani. Gli accostamenti impropri, a nostro parere, sviliscono e depotenziano entrambe le ricorrenze. Buona Lettura CS
Da wikipedia
Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 , vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».
Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale dall’8 settembre 1943, data dell’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile, al 10 febbraio 1947, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell’Italia.
La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
Conclusione:
A Spilamberto entrambe le giornate sono state adeguatamente celebrate ma, ammettiamolo, a qualcuno è scappata una parola ( Nausea) di troppo nella celebre intervista del Carlino. Per la Giornata del Ricordo lunedì 10 Febbraio 2020, allo Spazio Eventi L. Famigli, ore 21 ci sarà la Proiezione del film – documentario “Il sorriso della Patria” con l’ Introduzione a cura dello Storico Daniel Degli Esposti con l’aggiunta di una conferenza agli alunni di terza media. Per la giornata mondiale della memoria le polemiche su FB hanno concorso a rendere note le iniziative. Infine il Consiglio, insieme, ha fatto nella seduta del 27 gennaio un minuto di silenzio in onore dei morti della Shoah. A Spilamberto, in Consiglio Comunale non ci sono negazionisti di alcun tipo: né del Ricordo né della Memoria!
BoOM