Uniti: prima nella capigruppo e poi nel consiglio comunale si è deciso di manifestare la nostra adesione alla giornata della memoria. Insieme tutti i consiglieri hanno celebrato
la ricorrenza con un minuto di silenzio. Di seguito il testo della Presidente del Consiglio Elena Fontana. Buona Lettura CS
27 gennaio 2020
Il 27 gennaio 1945 le truppe russe varcarono i cancelli di Auschwitz, davanti ad un mondo attonito spalancarono le porte di un inferno: i corpi ammassati, i volti dei pochi sopravvissuti, i resti delle baracche e delle camere a gas erano il simbolo estremo della scellerata ideologia nazista.
Sembrerà ai più scontato, ma è bene ricordare e ricordarci che la Giornata della Memoria è stata istituita affinché quei drammi, quegli orrori, quell’oscuro periodo della storia dell’Italia e dell’Europa non venga dimenticato. Perché non può né deve cadere nell’oblio, specialmente oggi che i testimoni di quegli orrori ci stanno pian piano lasciando l’onere e l’onore di continuare a testimoniare una storia così importante e che ci appartiene.
Tutti noi abbiamo infatti l’obbligo di ricordare, di essere testimoni ed insegnare a chi verrà a non abbassare mai la guardia dinnanzi a qualsiasi forma di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo, di soffocamento del pluralismo e della libertà di pensiero di ciascuno.
Come ci ricorda il Presidente della nostra Repubblica Sergio Mattarella “focolai di odio, di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo sono infatti presenti nelle nostre società e in tante parti del mondo. Non vanno accreditati di un peso maggiore di quel che hanno: il nostro paese e l’UE hanno gli anticorpi necessari per combatterli, ma sarebbe un errore capitale minimizzarne la pericolosità”. Spetta a noi, dunque, essere sentinelle attente per vegliare affinché quello che è stato non si ripeta.
Questa giornata ci deve insegnare a non essere indifferenti a quello che è successo nel passato, perché solo questa è la chiave di lettura del nostro presente. Il giorno della memoria è un’occasione, una in più, per recuperare e valorizzare la bellezza e la necessità della conoscenza e dell’indagine storica, per riflettere sulle vicende della nostra storia che costituiscono le fondamenta della nostra identità, i cui valori i Padri Costituenti vollero conservare nella Costituzione.
Oggi, con questo minuto di silenzio, vogliamo onorare tutti i deportati, civili e militari, e vogliamo condannare ogni forma di antisemitismo e di intolleranza. La Giornata della Memoria ci interroga su un passato che ci accomuna, che ci appartiene individualmente e come italiani, e da cui dobbiamo trarre la necessaria capacità per comprendere le vicende del presente e non permettere che ciò che è stato si ripeta.
Un commento della Redazione . Quando una comunità esprime momenti di unione, il clima del nostro “Paesello” ci guadagna. Per arrivare all’unità, serve ascolto mediazione, mediazione e mediazione. Non ci si dovrebbe mai dividere su temi come questi e noi, infatti ( Prima nella capigruppo poi in consiglio), non ci siamo divisi. Come abbiamo già detto sui valori la capigruppo dovrebbe essere il luogo dove si trovano sintesi condivise. Questo è accaduto per la sobria cerimonia del 27. Quando questo accade, nessuno perde.
BoOm