Siamo alle solite. Sarà un “macello” l’ingrippo stradale che s verrà a creare alla Busa. I cittadini soprattutto quando sono ragionevoli dovrebbero essere ascoltati dall’establishment. Ecco cosa dichiarano.
«Desideriamo ribadire ancora ancora una volta di essere sempre stati favorevoli al progetto della ‘Complanarina’, ma decisamente critici verso la parte di tracciato che impatta la località La Busa». La precisazione arriva dall’ associazione La Busa, che il mese scorso si è vista respingere dal Tar i due ricorsi che contestavano il percorso dello stradone che collegherà la tangenziale di Modena al casello di Modena sud. L‘ arteria all’ altezza di San Vito ‘taglierà’ a metà il borgo La Busa e via Medicine, che diventerà una strada chiusa.
Mariangela Grosoli presidente del Comitato dichiara : «La nostra opposizione si basa su diverse argomentazioni: nessuna verifica di tracciati alternativi risulta mai stata formalmente effettuata, così come non c’ è stata alcuna Valutazione di impatto ambientale (o Via) sull’ opera. Ci sarà poi la chiusura della viabilità storica di via Medicine e la complanare passerà all’ interno di un’ area vincolata dalla Soprintendenza, con relativo impatto devastante su Villa San Donnino. Contestiamo inoltre il persistente e totale disinteresse delle amministrazioni coinvolte nei confronti dei residenti del borgo e delle sue tante attività produttive. Forti delle nostri convinzioni e pur prendendo atto della sentenza del Tar, stiamo valutando il ricorso in appello al Consiglio di Stato».