Il consigliere Glielmi della lista di centrosinistra ha, in corso del question time del 30 settembre u.s., rivolto una domanda all’assessora Spadini riguardo alla possibilità di trasformare lotti edificabili in terreni agricoli, con evidente riferimento alla variante di Rio Secco.
Prontamente l’assessora Spadini ha detto No! Salvo poi dire che a Vignola erano stati trasformati ben 12 terreni da edificabili in agricoli e precisando/giustificando poi che si trattava di piccoli appezzamenti ecc.. Intanto però, chi ha voluto farlo, lo ha fatto! Al riguardo, ricordiamo importanti trasformazioni di questo tipo a Reggio Emilia, che ne è stata un po’ la capofila e di recente a Ravenna.
Quello che ci interessa è che, in Emilia, si possono trasformare i terreni da edificabili ad agricoli. Lo ha dovuto confermare anche l’assessora: 12 lotti a Vignola. Quello che ci preme chiarire, alla vigilia dell’approvazione della variante “Ecomostro” di Rio Secco, è che importanti appartenenti all’establishment politico locale giuravano che fosse tecnicamente e giuridicamente impossibile tornare all’agricolo, si erano sbagliati. E’ dimostrato almeno per 12 volte a Vignola.
In sostanza, un conto è non fare la trasformazione di un lotto edificabile in terreno agricolo, perché la normativa lo impedisce e un conto è non farla perché complicato ecc. In questo secondo caso, chi ha deciso l’ Ecomostro di Rio Secco ha preso una decisione politica e si assume la responsabilità di quello che fa. Non gli è possibile nascondersi dietro le gonne della legge, ma deve avere il coraggio di rivendicare le proprie scelte, davanti ai cittadini. Il resto sono chiacchiere, e stanno a zero! Corsivo.