Il 27 novembre del 2006 il Consiglio comunale ha approvato il progetto per la messa in sicurezza della Modenese tra Ponte Guerro e Spilamberto con il voto favorevole dell’allora Centro sinistra (DS, Margherita,Rifondazione, Comunisti italiani, Repubblicani, Italia dei Valori), delle tre liste del Centro destra e della lista civica di Panini. Unico voto contrario la lista civica guidata da Enrica Biagi.
Il progetto ( vedi consiglio_82.2006 ) prevedeva di fatto l’abbattimento dei platani, l’allargamento della sede stradale, la protezione del canale Diamante e la messa in sicurezza degli accessi privati.
Il costo non indifferente di oltre 2 milioni di euro era ed è giustificato proprio da una sede stradale stretta, percorsa ogni giorno da migliaia di mezzi pesanti e da decine di migliaia di vetture, senza un minimo spazio per biciclette o pedoni.
È di fatto l’unico collegamento della Val Panaro per il casello di Modena Sud e per Modena.
Oggi, dopo dieci anni, veniamo a sapere che il 10 giugno partirà un cantiere di 5 mesi, cantiere che prevede il senso unico direzione Spilamberto e che obbligherà tutti i pendolari la mattina (da Spilamberto, Vignola, Savignano, Marano, San Cesario, Piumazzo, etc.) a buttarsi nell’imbuto di San Vito, ma poi per cosa?
I platani non verranno più abbattuti, il canale Diamante non verrà coperto, la strada non verrà più allargata. ALLORA?
Allora spenderemo 2 milioni di euro per continuare ad avere la stessa strada solo con dei guard rail in più!!!
Noi crediamo che le strade vadano messe in sicurezza ed anche adeguate. E sappiamo anche che quando partono cantieri simili ci saranno per forza dei disagi sui cittadini.
La domanda che nasce spontanea però è: MA NE VALE DAVVERO LA PENA CON UN PROGETTO COSÌ RIDIMENSIONATO?
Ma il precedente Consiglio comunale era stato informato di questa modifica del progetto approvato nel 2006? È stato chiesto un nuovo voto oppure no?
E il Comune di Spilamberto e la Provincia di Modena come si sono mossi in questi mesi?
Potremmo sapere perché la cittadinanza non è stata coinvolta?
Aggiungiamo che saranno cinque mesi di inferno, in particolare i mesi di giugno, settembre e ottobre.
Tutto il traffico finirà o nell’imbuto di San Vito (verrà presidiato?) per poi uscire a San Donnino da via Medicine.
Oppure finirà nell’incrocio di Settecani (i tempi del semaforo verranno modificati?), o nell’incrocio di Ca di Sola (idem come prima), per poi passare da Solignano, Castelnuovo, Montale e arrivare a Modena (tutte strade già ingolfate la mattina).
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