E’ per ora certo: Costantini si candida a sindaco per il PD. Il resto appare fumoso. Il sindaco voleva mettere insieme “i ragazzi della parrocchia ed i volontari di Rifondazione” contro i giallo verdi. E’ stato, però, divisivo ed anche nella variegata sinistra (Vedi) i più unitari ne hanno preso atto e nessuna sigla a sinistra farà parte del progetto di Umberto.
Non sarei poi così certo che ci sia la Parrocchia: pare che non sia piaciuto il loro arruolamento forzato nelle file di Costantini . Ora isolato anche nella sua idea furbetta di promuovere una crociata contro i giallo/verdi, per avere l’alibi di non parlare di Spilamberto, dovrà dire cosa ha fatto, cosa non ha fatto e cosa vuole fare, qui ed ora.
Abbiamo poi un pronunciamento politico di Rifondazione ( Vedi) che propone elementi di continuità con la lista Uniti a Sinistra ( Lista nata con un accordo tra diverse sigle). In alternativa Rifonda andrà da sola.
A Spilamberto l’ipotesi del listone che sulla carta poteva avere il 70% di voti, rischia di non decollare perché la vecchia consigliatura registra, qui a Spilamberto, distanze notevoli tra il modo di fare opposizione dei Cinque Stelle e le restanti opposizione ( Vedi) . Sono strascichi così pesanti, anche con ricadute personali, da riuscire ad impedire la costruzione del listone modello Savignano.
La candidatura di Lucio Curci per i Cinque Stelle, infine, per ora sembra tramontata.
L’attuale sistema elettorale è ultra maggioritario. E’ matematico: con due liste Costantini ed il PD perdono, con tre liste hanno ancora ottime probabilità di perdere. Con quattro e più liste Costantini ottiene il Comune, vince per effetto dell’algoritmo matematico. Potremmo trovarci di fronte ad uno scenario in cui Costantini amministra con meno del 30% di Voti e 12 Consiglieri e le restanti tre o più liste con il 70% dei voti fanno opposizioni con 5 consiglieri. Chi ha intenzioni di promuovere liste dovrebbe fare anche i conti con questo modello elettorale. Sappiamo tutti, infine, che Spilamberto non può sopportare altri cinque anni di Costantini, pena la trasformazione di Spilamberto, da viva cittadina, a dormitorio desolato ed anonima periferia!
Corsivo BoOm