Il 17 dicembre il Consiglio Comunale dovrà adottare nuovamente la variante di Rio Secco Sud, tradotto vuol dire che inizieranno di nuovo le procedure amministrative.
Ricomincia tutto perché nelle osservazioni da noi avanzate, in concomitanza con quelle dei Cinque Stelle MDP e SI e Legambiente, si faceva notare che la VAS era vecchia di 12 anni. Verrà dunque rifatta.
“Non perché sia errata, ma per evitare polemiche”. Così dicono in Comune e … noi ci vogliamo credere davvero e per questo non rivendicheremo il nostro successo.
I consiglieri dovrebbero però leggere con più attenzione le altre osservazioni perché manca altro, molto altro, tra cui il parere della Provincia. Non valutare attentamente le osservazioni che sono state inviate non è nell’interesse della collettività e, prima di votare, i Consiglieri farebbero bene a chiedere ai tecnici cosa significano alcune parti delle osservazioni.
Ma questa è solo una parte del problema, quello di un’accelerazione politica della variante che non ha lasciato alla parte tecnica lo spazio per verificare tutti gli aspetti.
L’altra parte del problema, grande 100.000 metri quadri di terreno e un capannone di 40.000 metri quadrati, è quello che accadrà alla fine.
Precisiamo. Non c’è prova di un interesse di Amazon verso l’area si Rio Secco di Spilamberto. Non c’è una carta che lo confermi, quindi all’oggi ci troviamo un Consiglio che approva una variante sperando/sognando che alla fine arrivi Amazon con oltre 400 improbabili posti di cattivo lavoro (Vedi Italpizza!): Vailog non ha prodotto alcuna manifestazione d’interesse, anche qui non c’è una carta, e quindi non c’è garanzia di nulla. Deliberare una variante su dei “si dice” e senza riscontri certi e cartacei, è una inedita modalità amministrativa. Che sia un modo per “cambiare il futuro”?
L’unica certezza è che Piacentini, peraltro in difficoltà conclamate e noto per essere comproprietario dell’attuale giornale del PD, alla fine avrà una certezza: tolti i vincoli attuali, anche sul calmieramento dei prezzi dei terreni, farà un’ ottima speculazione, cosa legittima si badi bene. Ma sfugge in questo contesto quale sarà l’interesse della Comunità di Spilamberto! E su questo punto le risposte del Sindaco sono state chiaramente insufficienti. Portare a casa una mini ciclabile a fronte di un chiaro interesse economico privato e perdendo la possibilità di delocalizzare a prezzi calmierati attività artigianali oggi presenti in contesti residenziali come Fondo bosco? Mah.
Noi attendiamo la risposta anche degli altri punti delle osservazioni. Ci spettano!
Nota intanto hanno cominciato da capo, altri sessanta giorni per avanzare altre osservazioni.
L’ha ribloggato su Condividere Spilamberto.
"Mi piace""Mi piace"