Circa la vicenda della Variante di Rio Secco Sud ( Vailog/Amazon) quelli di Legambiente non sono andati leggeri sulla Stampa contro il sindaco Costantini . Suggeriamo a tutti di leggere le Osservazioni sottoriprodote della Legambiente e quelle che sono arrivate da più parti. Lo suggeriamo caldamente anche ai consiglieri comunali, visto che la delibera di Variante sarà approvata dal Consiglio. Siamo convinti che riconsceranno la bontà delle varie osservazioni
Le osservazioni sono pesanti e pertinenti sia quelle di Legambiente che Quelle dei Cinque Stelle, come quelle di Sinistra ITaliana MDP , che le nostre. Buona Lettura CS
Ecco le osservazioni di Lagambiente
Al signor Sindaco del Comune di Spilamberto
Al dirigente Servizio Urbanistico Provincia di Modena
Oggetto: osservazione alla VARIANTE AL P.P. D’INIZIATIVA PUBBLICA “RIO SECCO SUD” ED IN VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. VIGENTE – DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 48 DEL 30/07/2018
La scrivente associazione rileva
che il Comune di Spilamberto con deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 del 30/07/2018 ha adottato il Progetto Attuativo in variante al P..P d’iniziativa pubblica “Rio Secco Sud” ed in Variante parziale al P.R.G. Vigente;
che la variante alle NTA del PRG, all’art. 37, consente l’aumento di altezza massima dei fabbricati in progetto da 13,5 a 15,50 m;
che la variante al Piano Particolareggiato cancella la previsione di destinare più 10.000 mq di capacità edificatoria del comparto al convenzionamento con il Comune di Spilamberto per una politica di controllo dei prezzi di mercato e per agevolare eventuali delocalizzazioni di attività produttive esistenti nel territorio comunale;
che la variante al Piano Particolareggiato prevede una riduzione dello standard di verde privato, passando da 17.751 mq a 14.404 mq con una riduzione di 3.347 mq;
che la committenza ha ritenuto di non dover ripresentare la VAS, in quanto ritiene che le modifiche introdotte dalla variante al piano particolareggiato siano di modesta entità;
che tali modifiche sono prodromiche all’installazione di un’attività di logistica merci dell’azienda Amazon;
osserva:
che non sussistono motivazioni di rilevante interesse pubblico in codesta variante, è vero invece che sono rilevanti per l’interesse privato in quanto permettono la costruzione di un unico grande fabbricato, al posto di 8 fabbricati previsti nel progetto approvato, che avrebbero dato la possibilità di insediare circa 50 imprese delle quali 1/5 con prezzi calmierati, la sola realizzazione di una pista ciclabile a carico del privato proponente non è, a nostro avviso, sufficiente a compensare questa perdita;
che un unico grande stabilimento destinato alla logistica, di un’azienda multinazionale con sede legale in Lussemburgo, dove paga le tasse, toglie lo spazio destinato dal piano vigente alle imprese artigiane locali, medio piccole, che costituiscono il tessuto manifatturiero principale del territorio;
che la domanda di edifici artigianali, sarà quindi spostata su nuove aree, incentivando un ulteriore consumo di suolo;
che non sono state prese in considerazione le ricadute e gli impatti di questo insediamento rispetto alla viabilità principale, in particolare sulla via Vignolese, già ora congestionata anzi lo studio urbanistico sul traffico allegato alla variante, mette in evidenza come l’aumento di traffico pesante sia notevole (+ 90% rispetto allo scenario iniziale) e che questo convergerà completamente su via Vignolese;
che non sono state indette conferenze di servizi con le amministrazioni comunali confinanti e la Provincia, al fine di verificare possibili alternative sia in termini di rigenerazione di aree industriali dismesse, sia in termini di viabilità. Il casello di Modena sud, da cui il comparto dista 3 km, è in Comune di Modena, e la cosiddetta “complanarina” che collegherà il casello con la Nuova Estense e la tangenziale è ancora lungi dall’essere realizzata;
che la logistica delle merci che sta alla base di aziende come Amazon, si fonda sull’aumento del traffico urbano, in quanto genera spostamenti aggiuntivi, come peraltro dimostrato in studi e piani della mobilità di altri comuni della Provincia. Essendo il Comune di Spilamberto ancora privo di PUMS, non è verificabile come l’impatto di questa attività possa essere mitigato e quali azioni il Comune dovrà intraprendere per allinearsi al PAIR 2020, ovvero all’obiettivo in ambito regionale di diminuire i livelli inquinanti dell’aria da qui al 2020;
che la nuova legge regionale urbanistica, la 24 del 21 dicembre 2017, prevede nel triennio successivo all’approvazione, un periodo transitorio nel quale i comuni possono valutare se apportare varianti specifiche alla pianificazione vigente o dar corso ai piani attuativi verificandone i contenuti alla luce degli obiettivi e dei principi posti dalla nuova legge urbanistica;
che il testo normativo della Legge Regionale 24/2017 individua quale finalità prioritaria la cessazione del percorso di progressiva espansione urbana delle città in nome della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli edifici, alla tutela del territorio agricolo;
che lo scopo principale perseguito dalla nuova disciplina, di legge è quello di anticipare l’obiettivo del consumo di suolo a saldo zero fissato per il 2050 dal settimo Programma di azione ambientale dell’Unione Europea, prevedendo, a tal fine, che il nuovo consumo di suolo debba essere contenuto entro il 3% del territorio urbanizzato;
che l’obiettivo primario individuato e perseguito dalla articolata disciplina definita dall’articolo 4 della Legge Regionale 24/2017 è, per molti versi, analogo a quello perseguito attraverso le misure di salvaguardia: evitare che l’attuazione di strumenti in essere, ma prossimi al superamento per effetto della nuova pianificazione possa vanificare, quantomeno parzialmente, gli obiettivi da questa individuati;
che in ragione della diversa struttura alla quale dovrà conformarsi il nuovo piano (PUG), le attuali previsioni degli strumenti di pianificazione potranno, pertanto, non trovare conferma, in quanto non coerenti con gli obiettivi e i principi fissati dalla LUR, ovvero essere recepite, ma nel contesto di un percorso di confronto con l’Amministrazione nell’ambito del procedimento che conduce alla definizione degli accordi operativi;
che per i motivi sopraesposti, la variante al P.P. d’iniziativa pubblica “Rio Secco sud” ed in variante parziale al P.R.G vigente, deve rientrare all’interno della pianificazione comunale, la sola in grado di valutare la portata di scelte come queste nel quadro complessivo della città. Pertanto si chiede di sospenderne l’approvazione in regime di salvaguardia e di valutarne gli aspetti tecnici e politici nel quadro degli strumenti già in programmazione come il PUMS o previsti per legge come la delibera degli indirizzi del PUG.
Lagambiente
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