Agosto si è concluso e, a settembre inoltrato, non accennano a cessare le immagini imbarazzanti di abbandoni di pattume e, peggio ancora, di una “normalità” di strade e marciapiedi invasi da orrende pattumelle o da sacchi dell’immondizia in attesa. Se aggiungiamo lo sporco ai bordi delle strade urbane e nei parchi, oltre agli episodi di “esternazioni ” di vari bisogni fisiologici en plain aire, è piuttosto difficile dare credito agli impegni del Sindaco sul decoro urbano, che aveva così ripetutamente assunto nel suo programma elettorale ( Pag. 26 del suo programma).
Concentriamoci su questo. Il decoro, promesso dal Sindaco ai cittadini spilambertesi , è davvero scemato, c’è un senso d’abbandono e di sciatteria che pervade il paese. Questo accade perché tutti, compresi i cultori degli illeciti sgradevoli, hanno la sensazione che Spilamberto sia abbandonato a se stesso. Forse questo clima deriva anche dalla poco convinta presenza nel paese del Nostro Sindaco (almeno fino a poco tempo fa), molto impegnato a Roma. Non ci sono vigili ( Sono in quattro e ne servirebbero per legge 12 ); delle telecamere o varchi elettronici, si era parlato ma nulla si sa! Il DASPO ( voluto dal PD) non ci risulta che sia mai stato utilizzato da parte del sindaco e così, senza reagire, ci teniamo urinatori e defecatori a cielo aperto ed una Spilamberto indecorosa. Non riusciamo però a sorridere.
Registriamo inoltre che il disagio per il Porta a Porta non accenna a scemare e il modello talebano che ci è stato imposto è stato sconfitto e simbolicamente demolito dal signor Pietro, che con il suo cartello si è posizionato sotto il comune, rivendicando il suo diritto alla libertà ( di muoversi sui marciapiedi). Anche i tentativi più moderati ( vedi la raccolta di firme che chiedevano migliorie) non hanno avuto risposta. Il sindaco non ama rispondere ai cittadini… è per la partecipazione!!
Il progetto di questo Porta a Porta è fallito miseramente e, adesso, bisogna fermarlo.
Noi, come Cittadinanza Attiva, c’eravamo dati fino a Settembre per sperare che le cose migliorassero, anche contando su quanto dichiarato dal Nostro, che testualmente recitava:
…Valutare un sistema di sperimentazione in tappe (quartiere per quartiere) per l’inserimento del sistema “porta a porta” su base volontaria … pag 25 del programma di mandato!
ma la nostra sensazione è che il disagio sia notevolmente aumentato, senza nessuna “valutazione” .
Il porta a porta è stato imposto in fretta e non è su base volontaria, come era scritto nel Programma. Ancora una volta Costantini, privilegiando le sue relazione con l’establishment locale ( Hera) ha fatto tutto di testa sua. Altro che base volontaria, altro che tappe, altro che sperimentazione. Siamo alle solite: “Passata la festa (Voto) gabbato lo Santo ( Spilamberto). Costantini in molti punti ( e platealmente) non ha rispettato il suo programma di mandato, compreso sulla vicenda, importantissima per la vita quotidiana dei cittadini, del porta a porta.
Comunque, provando a prendere sul serio il Sindaco, e visto che di una sperimentazione si trattava, si prenda atto che si è conclusa molto male, torniamo ai nostri cassonetti e ad una valutazione, quartiere per quartiere, ascoltando i cittadini DAVVERO! e da lì ripartiamo. Far credere che sia l’Europa che ci impone il Porta a Porta è una mistificazione bell’e buona o, nella migliore delle ipotesi, una pessima informazione data ai cittadini. Guardiamo alle nuove esperienze, come Grosseto. Il porta a porta sta per essere superato,perché non risolve il motivo per cui era stato proposto: la corretta applicazione della tariffa puntuale.
Riassumendo. Sì alla raccolta differenziata e fatta bene! No al Porta a Porta come unica possibilità, alla faccia dei cittadini. Ogni cittadino ha il dovere di consegnare i rifiuti correttamente ma anche il diritto di poterlo fare nei modi e nei tempi a lui più consoni. Non come fa comodo ad Hera o al Sindaco di turno.