Differenziata sì anche senza il porta a porta
Quelli che criticano la surreale vicenda del Porta a Porta, formato Umbi, non sono contrari alla differenziata. Anzi! L’atteggiamento verso il PaP degli spilambertesi è costruttivo e collaborativo. Le testimonianze soprattutto su FB, però, denunciano l’assoluta rigidità con cui Costantini/Nardini hanno affrontato il problema. Anche i cittadini più virtuosi, alle strette, portano i loro sacchetti nel comune di Modena, Castelvetro e Castelnuovo. Quelli meno virtuosi li gettano lungo i fossi. La raccolta di firme promossa dal gruppo FB Spilamberto Decoroso non mette in discussione né la differenziata ed addirittura neppure il porta a porta. Propone migliorie. Criminalizzare chi non vuole il porta a porta, sostenendo che è contro la differenziata significa provocare .
Spilamberto e Vignola alle prese del porta a porta!
Giornalisti e vignettisti ci sguazzano sul fatto che a Vignola il PD sarebbe contro il porta a porta, mentre a Spilamberto contro vi sarebbe la Lega. La vicenda va invece analizzata nel merito. Gli indicatori regionali collocavano in buone posizioni quasi tutti i comuni dell’Unione. Sotto la media provinciale c’era Vignola seppur di pochi percentili. La situazione è oggettivamente difficile per le caratteristiche urbane di Vignola. Costantini, sindaco di Spilamberto, anziché affrontare il problema nella giunta dell’Unione e quantomeno avvertire i sindaci per cortesia istituzionale, ha annunciato a mezzo stampa che Lui faceva la differenziata col porta a porta più duro che c’era. Punto. Obbligando gli altri sindaci all’inseguimento.
Vignola si è trovata a prendere la decisione del Porta a Porta , spinta dalla percentuale poco commendevole ( Imputabile ad altre ere amministrative e politiche) di differenziata e dal rischio reale della transumanza del rusco degli Spilambertesi a Vignola. Fenomeno questo frequente laddove si utilizza il porta a porta.
Quello che, però, differenzia la giunta di Vignola da Spilamberto ( Si fa così e basta!) è la conclamata disponibilità a considerare sperimentale il porta a porta. Vignola e Spilamberto sono due comuni diversi con storie diverse! Pretendere di fare cose uguali per situazioni diverse non ha mai funzionato. Sono, quindi, nei due diversi contesti, legittime le proposte migliorative di PD ( Vignola) e Lega ( Spilamberto). Non esiste di fatto contraddizione.
E’ ragionevole provarci con un porta a porta gentile a Vignola ed opporsi a Spilamberto ad un PaP violento e, visto i risultati profondamente inutile. Così come si può pretendere anche che a Spilamberto il PaP venga azzerato. Il porta a porta è un mezzo, se serve, si usa, se non funziona, si fa altro pur di raggiungere l’obiettivo! Si tratta infatti di risolvere problemi diversi in posti diversi, non di aderire ai Testimoni di Geova ed “agir come un sol uomo” “da l’Alpe alle Piramidi”. Quando poi si mettono in mezzo le segreterie di Partito, con i loro oscuri interessi, noi abbiamo paura per Spilamberto!
L’orgia dei numeri che ballano sulla differenziata.
I Cinque Stelle criticano il metodo di calcolo per la differenziata in essere poiché sostengono che ad esempio a Castelvetro la differenziata è al 74% perché viene considerato anche il calcolo delle grandi aziende che conferiscono. E’ vero e si configura come un trucco per far fare bella figura al sistema Emilia Romagna. Però, quel metodo di calcolo è quello in vigore ed a quello che ci tocca attenerci, se vogliamo interagire con aziende e con la regione. Fino a quando la Regione Emilia sostiene come parametri quelli, fino a quando non verrà messo in campo un nuovo sistema “metrico decimale”, ci tocca con un filino di tristezza utilizzare la “biolca” e la “pertica”.
Permane come denuncia e fallimento di tutto il sistema Hera/Regione quel 666Kg di produzione annuale pro/capite per abitante del 2016. Quel dato colloca agli ultimi posti la Regione Emilia. Quel dato (Si pesa davvero e ripartisce per abitanti!) non presuntivo, né gonfiato da conferimenti anomali, è il segno un clamoroso fallimento.
Il “non monopolio” del porta a porta sulla differenziata
I Civici, i Cinque Stelle e la Lega fecero un documento, cinque anni fa, dove si espressero a favore del porta a porta. Proposta che smosse il “non facciamo nulla” quasi generalizzato dei vecchi amministratori. Il clima di allora deve però fare i conti con il fatto che cinque anni sono molti e tantissimo è cambiato. Quello che andava bene allora oggi potrebbe essere superato. E’ di questi giorni la notizia che a Bologna si sta parlando di superare il porta a porta nel Centro storico. A verifica si è visto che costa troppo, troppi abbandoni di rusco, molti sacchi aperti da topi od altri animali e decoro urbano ai minimi storici. In Lombardia, regione molto attenta e virtuosa sul rusco, dove il porta a porta è di casa, si parla apertamente di un suo superamento. Per capire come non funziona il Porta a Porta fatevi un giretto per Bazzano !
Rispetto a cinque anni fa ci sono dei cassonetti che comprimono il rusco, lo pesano per davvero e si aprono con la tessera sanitaria. Aggiungiamo che il Comune di Spilamberto agli inizi dell’era Costantini fece un’indagine/questionario e la raccolta differenziata con le tessere magnetiche applicate a vecchi cassonetti già attiva a Spilamberto, vide il consenso del 52%. dei cittadini. A San Cesario le stazioni con “cassonetti intelligenti” di nuova generazione, vigilate da telecamere, sembra stia dando risultati accettabili. Alle scelta ideologica di PaP della Giunta Costantini molte risposte diverse e concrete ora sono possibili. Porta a porta misto ma adeguato alla natura dei quartieri ( Vedi Marano) ecostation come a Parma. Cassonetti intelligenti di nuova generazione. Superamento totale del PaP. Nel centro storico di Modena partiranno con la raccolta PAP per cartone e plastica, mentre umido ed indifferenziata avranno i loro tradizionali cassonetti.
Cittadinanza Attiva aspetta con pazienza Settembre ed Ottobre per sottoporre a verifica il PaP che già ora produce disagio. Se sarà negativo, ci mobiliteremo per chiedere l’azzeramento del progetto. Vicenda questa del Rusco talmente importante che è giusto che l’ultima parola spetti ai cittadini.
Se Costantini, comunque, vuole fare carriera politica non dovrebbe farla a nostre spese.