Come si evince dal post e dalla lettura del Carlino del 16 maggio 2018, come sempre, Spilamberto, Cittadinanza Attiva ha denunciato, supportato da atti e documenti incontrovertibili, la decisone di trasformare Viale Italia in un senso unico ad insaputa degli interessati. Anomala anche la procedura: prima hanno fatto la Determina dei lavori e dopo hanno pubblicato la Delibera che serviva per fare la Determina che, però, era già stata fatta! La risposta in stile PD è la consueta manipolazione della realtà, cosa ormai usuale. Ci hanno accusato di “pretestuosità”, sostenendo che invece “tutti”, a loro dire, sapevano ed erano consenzienti con la giunta per fare il senso unico!
Nardini però ha davvero esagerato: ha millantato il consenso all’operazione del Centro Destra. Bugia molto triste che ha provocato la risposta, legittimamente risentita, di Maurizio Forte. Sono stati usati da Nardini, loro malgrado e non consenzienti, come scudi umani della giunta Costantini/Nardini.
Così facendo Nardini ha dimostrato una mancanza di rispetto umano notevole. Con le bufale non si va lontano!! Servirebbero le scuse pubbliche di tutto il PD oltreché di Nardini. Segue comunicato stampa del Consigliere Forte. Buona lettura CS
Senso Unico Viale Italia – non metteteci in mezzo.
In merito alle dichiarazioni a mezzo stampa dell’assessore Nardini (Resto del Carlino di oggi, mercoledì 16/05/2018) il gruppo di Centrodestra smentisce categoricamente di avere mai sostenuto l’idea – di cui nemmeno eravamo a conoscenza fosse già così dettagliata – di istituire un senso unico in Viale Italia, operazione verso la quale siamo assolutamente contrari.
Il nostro interesse alla viabilità nel quartiere Fondobosco deriva da una nostra mozione, presentata nell’ormai lontano 2014, e approvata da tutti i consiglieri, compresi quelli di maggioranza, che prevedeva l’istituzione di un’area con limite di velocità a 30km/h in tutte le vie del quartiere e l’istituzione di cartellonistica dedicata che segnalasse in tutti gli accessi che l’area fosse residenziale. Altre nostre indicazioni, cui poi è seguito un sopralluogo nel quartiere insieme ad uno dei tecnici del Comune (il sig. Roli) riguardarono il recupero di posti auto da adibire a parcheggio all’intersezione tra viale Italia e via Veronese, al posto della vecchia pensilina del bus, i parcheggi tra via Pelosa e viale Italia, tra via Colombo e viale Italia, dossi su via Malatesta e il collegamento tra la ciclabile di via Veronese e quella di via Malatesta. Quattro anni dopo stiamo ancora aspettando che la nostra mozione venga applicata. Mai il nostro gruppo ha parlato di sensi unici in viale Italia e mai ha mostrato favore nei confronti di come sono stati distribuiti parcheggi nei sensi unici delle laterali tra via Malatesta e viale Italia.
Nell’ultimo periodo l’unico nostro interesse è stato rivolto a comprendere cosa l’Amministrazione comunale intenda per collegamento ciclabile tra la Modena-Vignola e viale Italia, in un percorso che attualmente è area dell’asilo don Bondi.
Tra l’altro vorremmo anche sapere a che punto siamo con la realizzazione in via Berlinguer della nuova stazione delle Corriere, opera di cui si discute da anni e quella sì che aveva incontrato il nostro favore.
Riteniamo che un cambio così significativo della viabilità del quartiere – ricordiamo che i sensi unici aumentano le lunghezze dei tragitti, e di conseguenza emissioni in atmosfera e rumore – dovesse passare assolutamente per un confronto con i residenti della zona e con gli operatori commerciali (oltre che con i responsabili della polisportiva).
Sembra quasi che l’amministrazione Costantini, ormai in crollo vertiginoso di consensi e rassegnata a perdere le prossime elezioni, invece di fare mea culpa per ciò che ha fatto e ciò che non ha fatto in questi 4 anni di legislatura per il paese, voglia farla pagare ai suoi cittadini. Agli amministratori diciamo semplicemente “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.