Corsivo. La legge regionale di riferimento per la raccolta e gestione dei rifiuti è del 2015 ed ha un respiro programmatico quinquennale. Per il 2020 si pone l’obiettivo di raggiungere il 70% di raccolta differenziata nell’intera Regione.
Spilamberto è (vedi) circa al 67% . Non si capisce perchè il sindaco sia così determinato a fare il fenomeno sulla pelle dei cittadini: Vuole infatti raggiungere l’80% di raccolta differenziata a Spilamberto!
Non si capisce perché non si sia continuato con il metodo della precedente amministrazione (e dell’intera Unione), dove la raccolta differenziata cresceva costantemente, anno dopo anno, fino ad arrivare al 67% di oggi. Vedi reportrifiuti2016 e VEDI
Per garantire quella crescita (costante ed efficace fino al 2014) era però necessario seguire il metodo dell’ allora assessore all’ambiente Daniele Stefani, cioè stare permanentemente in movimento, armato di bicicletta e cellulare, e fare costante pressione su Hera non appena verificasse abbandoni di “rusco”. Inoltre gli rendiamo merito di avere fatto un grosso lavoro di sensibilizzazione sui cittadini , riguardo al valore della raccolta differenziata, e in particolare sull’utilizzo delle isole ecologica (quella di Spilamberto, ma anche quelle dell’Unione). Infatti molti dimenticano che una percentuale molto alta della differenziata si ottiene nelle isole ecologiche. Ma l’attuale Amministrazione è, su questo tema, silente da quasi 4 anni.
Durante il governo della peggiore amministrazione comunale dal dopoguerra, tutto si è fermato ed è rimasto stazionario. Castelnuovo ha raggiunto il 70% di raccolta differenziata e Castelvetro è addirittura al 74%, SENZA IL PORTA A PORTA!
All’obiettivo finale posto dalla Regione, il 70%, ci manca solo un piccolo 3%.
Perché allora il sindaco ci vuole imporre un nuovo obiettivo che sposta l’asticella del nostro traguardo del 13% anziché del 3%? Obiettivo che obbligherà le 5500 famiglie a dotarsi di almeno 4 bidoncini adeguati( Chi Paga?), a calendarizzare il conferimento del rusco, a tenerselo in casa fino al giorno del conferimento…ecc.
Non sarebbe stato più ragionevole continuare con il lento e sapiente lavorio fatto dall’amministrazione precedente raggiungendo con tre punti quel famoso 70%, senza fare i fenomeni col lavoro degli altri?
Sorge il sospetto che il Nostro Sindaco, dopo quasi quattro anni di mandato non propriamente brillante, abbia bisogno di mettere qualcosa sul tavolo per sostenere le proprie ambizioni politiche. E lo fa caricandolo sulle spalle di noi spilambertesi.
Quello che non va nella scelta dell’Amministrazione è la visione omologante, infatti il Porta a Porta è stato già introdotto a Spilamberto con discreto successo, nei villaggi artigianali, dalla giunta Lamandini nel 2013.
Insomma il porta a porta può essere bello, politicamente corretto e di poca fatica (anche se poi vediamo come si eliminano le foglie, l’erba, gli sfalci e le potature!) per chi abita in una villa od in una casa indipendente con giardino. Mentre coloro che abitano in condominio, soprattutto se privi di balcone, beh allora si tengono/meritano la puzza in casa!
Il porta a porta apre il problema, per esempio, del pannolino per i bambini e del pannolone degli incontinenti. Se ci sono da smaltire pannolini e pannoloni ( visto che la popolazione anziana è tanta e se ne fa un discreto uso) bisognerà avanzare apposita domanda al Comune (così ha detto l’assessore Nardini a San Vito) e se, per una questione di pudore uno non volesse dichiarare al comune che si fa la pipì addosso ? Non c’è il grosso dubbio di trovarci di fronte ad una violazione della privacy?
Partecipazione davvero bizzarra quella promessa e promossa dal sindaco, realizzata con un finanziamento di 6.000 e passa euro della Regione.
La storia va così; la decisione l’hanno già presa il Sindaco e la Giunta. Ai cittadini, in nome della partecipazione democratica un po’ fasulla, l’onere della scelta del colore del bidoncino dei rifiuti e della fascia orario per ritirare il rusco.Ma il tutto è molto pittoresco e leggiadro, visto che lo si può scrivere su cartoncini colorati. Non sa un po’ di presa in giro?