Il 30 settembre presso la sala consigliare del Comune di Vignola sì è tenuto un seminario di studio su: “La Crisi dell’Unione Terre di Castelli: alla ricerca di una uscita di sicurezza. Problemi e prospettive”. Col seminario si conclude l’ultimissimo impegno dei comitati No Fusione dell’Unione Terre di Castelli.I materiali, ancora in via di elaborazione, saranno pubblicati e valorizzati dal Blog Condividere Spilamberto. Alcuni sono già pubblicati in un post del blog.
Il seminario si è occupato della scarsa trasparenza dell’Unione, dei problemi di governance ed ha analizzato le 29 Convenzioni che regolano la vita dell’Ente. Le Convenzioni sono gli strumenti giuridici fondativi dell’Unione e, data una media per difetto di 10 Funzioni conferite per ogni Convenzione, arriviamo ad oltre 290 funzioni/competenze conferite. L’Unione si è impigliata ed avvolta nelle funzioni, rimanendone “incaprettata”. Se si muove si strozza.
La questione più incredibile riguarda la trasparenza dell’Unione . Mentre tutte le Unioni sui loro siti riportano nella fincatura “amministrazione trasparente”, od in bella mostra il bottone “ Convenzioni “, nell’Unione Terre di Castelli per rintracciare le Convenzioni, occorre andare sul motore di ricerca del sito, digitare “Convenzioni”, a questo punto comparirà una cartella ZIP intitolata a “ Convenzioni 2009”, che poi sono le Convenzioni firmate nel 2011 !!!
Colpisce anche che nel testo delle Convenzioni, firmate a Natale del 2011, una parte non piccola preveda la decorrenza della convenzione nel 2002, 2009 , 2010 od altro. Segno che alcuni funzionari, preposti alla riscrittura della Convenzione, hanno fatto dei copia/ incolla senza neppure leggerle ed altrettanto hanno fatto i Sindaci che hanno firmato.
Sarebbe doveroso rendere visibili le Convenzioni nel sito istituzionale , come nelle altre Unioni. Sono atti costituenti dell’Unione.
Gli atti simbolici del fallimento politico dell’Unione, però, sono dati dal vergognoso aumento del costo della mensa per gli alunni della scuola. Era un argomento persuasivo, sostenere che l’Unione serviva per abbassare il costo dei servizi. Siamo passati però, dalla mensa che “costava di meno” a quella che “costa di più”. Sorvoliamo sulla vicenda del PSC che dura da oltre 10 anni e che è costato oltre un milione di euro e non si sa quando finirà.