Non si può che apprezzare la dichiarazione del 27 Marzo scorso, del Candidato a Sindaco Smeraldi ( Leggi sotto). Occorre precisare che nel programma elettorale del 2014 la posizione delle liste che sostenevano Smeraldi in sintesi era : “Migliorare l’Unione senza escludere studi di fattibilità per l’eventuale fusione dei comuni” e questo ha fatto.
Ha promosso, assieme ai sindaci del PD, lo studio per la fattibilità di un Comune Unico.
Ha mancato, assieme agli altri sindaci, nel non prendere in mano il tema della crisi dell’Unione. Invece nessuno degli altri sindaci, neppure Umberto Costantini che ora ne è il principale sostenitore, scrisse nel programma che avrebbe promosso uno studio per fondere i comuni. Tutti i programmi parlavano di migliorare l’Unione. Sono i Sindaci che poi hanno proposto la fusione dei Comuni, senza averla inserita nel loro programma elettorale, che debbono delle spiegazioni ai loro concittadini!
Dopo lo studio di Nomisma sulla fusione, Smeraldi prende atto che la fusione, all’oggi, è impossibile e che quindi non può più essere un elemento del suo futuro programma elettorale. Per chi ha fatto il notaio e quindi è abituato a leggere con chiarezza e competenza gli atti, ( o per chi semplicemente volesse essere onesto intellettualmente) è l’unico comportamento possibile. Forse sta qui la differenza tra la casta ed il civismo.
Il civismo rispetta la realtà, mentre il politicismo la stupra secondo convenienza. Il comunicato di Smeraldi è stato riportato correttamente dalla Gazzetta ( Vedi sotto) ma sul Carlino ( Vedi sotto), almeno nel titolo, si pecca un po’ di ingenerosità. La vera notizia sarebbe che, dopo lo studio di Nomisma, qualcuno proponga ancora la fusione dei comuni. Saremmo così ben oltre l’invasamento ideologico !!! Buona lettura CS
Comunicato candidato a Sindaco Smeraldi
Lo studio in merito alla fusione dell’Unione Terre di Castelli portato a termine lo scorso anno da Nomisma, la società esterna incaricata di questo compito dall’ente, non si è rivelato essere uno strumento adeguato. Troppi sono stati i “buchi” nei criteri di valutazione, specie per quanto riguarda il modo in cui è stato inquadrato il contesto economico di questo territorio, con un dettaglio totalmente insufficiente e basandosi su medie nazionali che diventano poco adeguate quando si stringe sul contesto locale.
Essendo venute a mancare conclusioni soddisfacenti da parte di questo strumento, è oggi impossibile parlare di fusione nel contesto della prossima consigliatura del Comune di Vignola. Pertanto questo non è e non potrà essere un punto del programma di Vignola Cambia e della sua amministrazione, se questa sarà scelta dai cittadini.
Lo scopo per i prossimi cinque anni sarà quello di rafforzare la democrazia dell’Unione Terre di Castelli e la capacità di questo ente di dare risposte in modo piu’ capillare e presente. Oggi l’Unione gestisce direttamente alcuni dei servizi che sono piu’ vicini e sentiti dai cittadini, come la Polizia Municipale, le scuole e i servizi sociali. Il nostro scopo deve essere quello di rafforzare questi servizi con una gestione piu’ chiara e puntuale e una gestione condivisa delle risorse. Per affrontare questa sfida la nostra proposta è innanzi tutto quella di chiedere la convocazione all’inizio del nuovo mandato gli “Stai Generali” dell’Unione Terre di Castelli, riunendo tutti i consiglieri e invitando tutti i cittadini dei comuni che compongono l’unione.
Mauro Smeraldi