IL 4 Dicembre Voto No nel merito e nel metodo della Riforma Costituzionale.
Perché oltre ad essere scritta male e a minare l’equilibrio tra i poteri, è stata scritta e approvata con un metodo che è più vicino a quello di una legge ordinaria che ad un processo di revisione costituzionale. Questa riforma è stata approvata a colpi di maggioranza, eliminando dalle commissioni i deputati della maggioranza contrari e svilendo il dibattito parlamentare su cui si basa la nostra democrazia e la nostra Costituzione.
Come se ciò non bastasse, è stata approvata da un Parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale, il Porcellum, che ha consegnato al PD le chiavi della camera grazie ad un solido premio di maggioranza. Era ovvio che a seguito di tale sentenza il parlamento non poteva scomparire, ma la sentenza parla solo di “ordinaria amministrazione”.
Tradotto in linguaggio corrente: questo Parlamento non può occuparsi di legislazione importante e potenzialmente divisiva, perché non rispecchia il paese per via delle liste bloccate e dell’enorme premio di maggioranza.
Questo Governo ha ignorato tutto ciò e in modo autoritario ha imposto al Parlamento l’approvazione di una serie di misure importanti, ultima tra le quali una riforma costituzionale che ha contribuito a rendere il paese ancora più diviso, lontano dallo spirito della Costituente.
Vittorio Trenti coordinatore comitato per il No alla riforma costituzionale di Terre di Castelli