Riprendiamo e pubblichiamo quanto scritto nella pagina FB del “Comitato Spilamberto No fusione” sul tema dei referendum sulla fusione dei comuni. Questo a futura memoria. Buona lettura CS
In un articolo comparso sul “Resto del Carlino” del 29 luglio i sindaci di Spilamberto e Vignola, Costantini e Smeraldi, hanno commentato le novità riguardo il regolamento regionale sulle Fusioni di Comuni.
Le loro parole sono state molto chiare, e vogliamo riportarle qui in modo che rimangano ben impresse nella memoria dei cittadini e dei sindaci stessi, affinché rappresentino una base condivisa sulla quale impostare ogni futura discussione e scelta:
– “I comuni in cui vincesse il ‘no’ non devono essere costretti a fondersi” (Costantini)
– “Se si arrivasse alle soglie del referendum, andremmo avanti solo dopo un accordo con la Regione a garanzia che il ‘no’ di un Comune gli eviterebbe la fusione” (Costantini)
– “Non proporrei mai di cambiare in aula un ‘no’ degli spilambertesi” (Costantini)
– “Se resterà il rischio di un Valsamoggia bis, allora eviteremo il referendum” (Smeraldi)
– “Resterà sacro e immutabile il voto della gente” (Smeraldi)
Queste affermazioni vogliono significare, in sintesi, due cose:
- a) i sindaci di Spilamberto e Vignola si sono impegnati pubblicamente a bloccare l’iter di fusione prima del referendum in assenza di un regolamento che rispetti la volontà dei cittadini di ogni singolo comune.
- b) i due sindaci si sono impegnati a rispettare la volontà dei loro cittadini nel caso che dal referendum uscisse una maggioranza di ‘no’.
Fermo restando che, a nostro parere, l’iter di fusione non deve nemmeno iniziare, ci fissiamo nella memoria queste affermazioni e ci assumiamo l’impegno, qualora fosse necessario, di fare in modo che vengano messe in pratica.