Corsivo. Il sindaco emerito di Spilamberto, Francesco Lamandini ha, nel suo recente intervento sulla Gazzetta di Modena (Vedi sotto), posto un problema urgente: che fare della SIPE dopo la sentenza del TAR? Certo si è tolto alcuni sassolini in riferimento al comportamento poco commendevole della Provincia di Modena.
Sulle risposte alle sue affermazioni tutto, però, ci saremmo immaginato, tranne che a prendere le difese della Provincia e di Sabbatini si facesse avanti l’attuale sindaco con una ragguardevole stizza. ( Vedi articolo Costantini SIPE ) Il Nostro sembra quasi dispiaciuto per la vittoria del Comune di Spilamberto al TAR, e sulla Sipe gufa. “Gufaggio” ancor più imbarazzante perché in realtà Lamandini non l’aveva, vedi foto articolo sotto , neppure chiamato in causa. Sembra il Nostro affetto da un “complesso di Edipo” verso Lamandini grande come la Sipe. Anche se il suo predecessore andasse in esilio, però, crediamo non si potrebbe risolvere il suo problema. Il confronto a suo svantaggio, rimane ed è nelle cose.
Dobbiamo, però, affermare con forza che la Sipe ed il suo utilizzo è un problema di tutti e la sua soluzione è certamente un problema di democrazia partecipata. Servirebbe invece sul futuro della SIPE una grande discussione pubblica ed una capacità d’ascolto che purtroppo manca. Costantini si rassegni. Non lo lasceremo lavorare in pace, a noi cittadini deve dire cosa vuole fare del nostro patrimonio!
Il fatto poi che Costantini non voglia inserire la SIPE nel PSC ( Cosa tecnicamente impossibile) ci rende anche un po’ (assai?) sospettosi. Anche perché ci pare che i sindaci Smeraldi e Bruzzi abbiano altre idee (vedi Carlino del 9.02).
L’ improvvida e scomposta risposta del Sindaco non convince.