La prova. ( vedi bozza convenzione al 10giu15dopo commissione )L’ipotesi di convenzione tra i comuni dell’Unione Terre dei Castelli e Montese nella versione del 10 giugno da approvare nei consigli comunali recita:
“PREMESSO
– che i Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca, aderenti all’Unione Terre di Castelli, il Comune di Montese e l’Unione Terre di Castelli intendono procedere alla predisposizione di un progetto di riorganizzazione istituzionale finalizzato alla istituzione di una ipotesi di fusione di comuni;
Art. 2
che i Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca, aderenti all’Unione Terre di Castelli, il Comune di Montese e l’Unione Terre di Castelli intendono procedere alla predisposizione di un progetto di riorganizzazione istituzionale finalizzato alla istituzione di una ipotesi di fusione di comuni; Il progetto di riorganizzazione istituzionale dovrà esaminare l’ipotesi di fusione tra i Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca e il Comune di Montese, attraverso la formazione di uno o più Comuni.”
Ti diranno che non è vero che vogliono fare la fusione, che ogni soluzione è aperta, che si tratta solo di uno studio, se ciò fosse perché non hanno preso in esame l’ipotesi di miglioramento della Terra dei Castelli, come si erano impegnati con i loro elettori?
Ti chiederanno di fidarti e di aspettare, mentre si organizzeranno per portare a compimento il loro blitz .
Non è chiaro del perché di questa scelta e non si capisce dove sia stata presa.
Si può cambiare idea ma di certo serve una spiegazione importante.
Tutti i soggetti politici ed istituzionali parlano di coinvolgimento e partecipazione, ci pare che in questa circostanza ciò non sia avvenuto .
I cittadini dal basso hanno il dovere di ribellarsi, di promuovere controinformazione e di mettere insieme tutti colori che hanno a cuore la democrazia, un po’, ovviamente in piccolo, come accadde nel CNL dove c’erano repubblicani con monarchici, democristiani e comunisti.
Il comune è il luogo dove si esercita la democrazia di prossimità che promuove una rete di senso civico, che rinforza identità plurisecolari ( Identità che sono un prezioso patrimonio) e tiene insieme la comunità. E’ un luogo che avvicina i cittadini alla democrazia ed all’educazione della cosa pubblica.
Non è, infatti, la stessa cosa avere una rappresentanza di 25 consiglieri per 70 mila abitanti ed avere una rete democratica di oltre 100 consiglieri. C’è in atto una tendenza ad allontanare i luoghi delle decisioni dai cittadini, tendenza che noi non vogliamo e non possiamo accettare.
N:B.L’assessore preposto alla fusione dei comuni è il sindaco di Spilamberto. Fusione, segnaliamo, di cui non vi era traccia nei suoi tre programmi !!!
Democrazia….!!! Questa è dittatura voluta da PD è ora di finirla con queste pagliacciate..!!!
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