Nel Consiglio Comunale di Spilamberto del 25 maggio, è successo una cosa clamorosa. I Consiglieri del PD hanno respinto l’ordine del giorno del Movimento 5 stelle, per l’introduzione a Spilamberto del progetto didattico Dea Minerva , già sperimentato a Savignano . Ha sostenuto l’ordine del giorno del Movimento 5S, a favore del Dea Minerva, anche la lista dei Responsabili, si è astenuta Spadini.
Dobbiamo riconoscere che il PD di Marco Villa è stato coerente, ha sempre espresso valutazioni negative sul progetto. L’incoerente e ce ne dispiace, poiché rappresenta anche noi, è stato il giovane sindaco di Spilamberto Umberto Costantini. Ha fatto una giravolta con doppio salto e spaccata laterale ed ha platealmente contraddetto se stesso.
Tutti abbiamo sentito e tutti abbiamo letto durante le primarie, il nostro sindaco recitare il mantra “ Progetto Dea Minerva”. Faremo il “Progetto Dea Minerva”.
A chi obiettava con argomenti razionali, uguali a quelli dichiarati in Consiglio Comunale dall’assessore Nardini ( questa è una novità) e dal Consigliere Villa , il Nostro scagliava la “fatua dell’innovatore” con argomenti così sintetizzabili “ Vecchia politica, non fate il Dea Minerva perché proviene da uno schieramento diverso da quello del PD ma, poiché è un progetto valido, noi lo faremo “. Lo affermò al parco Giotto. Lo affermò all’incontro tra i due candidati promosso da Sel. Lo ribadì in diverse circostanze e sulla stampa ( vedi foto)
Lo ha scritto nel suo programma delle primarie ( Vedi) “ Sull’esempio del comune di Savignano introdurremo il progetto per il recupero di carta e plastica sia per fare educazione ambientale che per finanziare la scuola coi proventi della raccolta”
Da astuto politico ha smussato questa tetragona convinzione, senza negare l’affermazione sopra riportata, nel programma elettorale comunale, poi diventato programma di mandato ( Vedi), sostenendo a pag 25 “Avvalersi di progetti didattici di educazione ambientale sviluppati in altri comuni i quali hanno dato risultati interessanti” Nessuno, ragionevolmente, visto il contesto, letto e sentito il candidato sindaco, avrebbe mai immaginato che la diversa trascrizione fosse funzionale ad un radicale e clamoroso salto della quaglia.
Il Nostro, invece, zac! ha cambiato idea, Lui, non il PD di Villa.
Cambiare idea è un atto di intelligenza. Però, se si è fatto un uso del Dea Minerva smodato e simbolico, per prendere comunque voti, Egli ha il dovere morale di tentare almeno una spiegazione diversa da quella che a noi viene naturale: “Passata la festa ( elezioni varie) gabbato lo santo ( elettori)”.
In Consiglio Comunale abbiamo sentito una argomentazione speciosa . Il capogruppo del PD ( Morselli) ha chiamato in causa a sostegno della decisone di non adottare il Dea Minerva, il sindaco Caroli di Savignano. Sappiamo che il Dea Minerva verrà applicato oltre che a Savignano, anche a Vignola e a Castelvetro ( non copiato ma adattato) e non ci pare che Caroli abbia detto proprio quello che, in modo furbetto, si è cercato di far passare in consiglio comunale ( Ascolta registrazione minuto 39).
Costantini, è un fatto, dopo essersi venduto come l’eretico del PD, si è velocemente allineato . Alcuni esempi: Vota contro il TTIP in consiglio comunale, vota a favore di Hera privatizzata all’Unione. ( Si è dimenticato delle critiche che aveva riservato ad Hera). A Settecani pare molto più attento alle ragioni dell’ impresa che vuole realizzare le serre a Biomasse, che alle preoccupazioni dei cittadini. Appunto: da eretico ad ortodosso . Ragazzi che salto! Ma perché?
Questo nuovo modo di fare politica, che alcuni hanno battezzato con il suo episodio topico: #enricostaisereno, non ci piace. Dire una cosa, poi disdirla e poi farne una terza, in Italia non è una grande novità, ha caratterizzato addirittura un’ epoca storica . Serve davvero una grande rigenerazione civica della politica!
Hahaha… è il solito…….
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